MITTELFEST 2023: INEVITABILE18/21 maggio – 21 / 30 luglio

Mittelfest, alla sua XXXII edizione, si interroga sul tema dell’ INEVITABILE e su possibili vie inedite per ciò che pare già tracciato.

Mittelfest 21 / 30 luglio: presenta 29 progetti artistici provenienti da 12 Paesi, tra cui 14 prime assolute o nazionali e 7 produzioni/coproduzioni; mescolando linguaggi ed epoche, e mettendo in dialoghi inaspettati destino e inatteso, per dare spunti originali a un futuro ancora tutto da scrivere.

Mittelyoung 18 /21 maggio: una rassegna unica in Europa, che mette in scena, con 9 spettacoli selezionati, la prosa, la danza, la musica e il circo della Mitteleuropa under 30, dando un sostegno concreto ai giovani.

Tra i protagonisti di Mittelfest: (in ordine di calendario) Vinicio Marchioni, Nicola Piovani, Lucia Vasini, Lorenzo Lavia, Paolo Triestino, Haris Pašović, Mirijana Karanović, Strijbos & Van Rijswijk, Effetto Larsen, Alexander Gadjiev, Federica Fracassi, Erri De Luca, Gardi Hutter e molti altri.

Mittelfest per punti:

  • Stili e generi diversi si incontrano, con un’attenzione particolare alle famiglie, che formano il pubblico di domani; all’arte del circo, al dialogo con la città e i suoi spazi.
  • Teatro e poesia negli omaggi di Erri De Luca a Izet Sarajlić e di Enrico Malatesta a Danilo Kiš.
  • Re-invenzioni vivaldiane di Nicola Piovani.
  • Un ritratto di Marlene Dietrich, che si oppose al destino inevitabile di farsi icona del Terzo Reich, nella visione di Haris Pašović e con il volto di Mirjana Karanović.
  • Un omaggio a Italo Calvino nel suo centenario per la voce di Vinicio Marchioni.
  • Prosegue la collaborazione con Alexander Gadjiev, che unisce il suo pianoforte all’interpretazione di Federica Fracassi in una resa musicale e letteraria di immagini.
  • Il romanzo Le Gratitudini di Delphine de Vigan va sul palcoscenico per la regia di Paolo Triestino, anche interprete con Lucia Vasini e Lorenzo Lavia.

E ancora i “Kaffee” con i protagonisti, Mittelimmagine, Premio Adelaide Ristori e laboratori. Inoltre, Mittelland (1 aprile-31 dicembre): attività diffuse nell’arco dell’anno per una manifestazione radicata nel territorio e connessa al mondo.

COMUNICATO STAMPA

Se c’è una cosa che ci hanno insegnato questi ultimi anni è che non tutto è sotto il nostro controllo. Tuttavia, se alcuni fatti appartengono alla categoria dell’inevitabile, e vanno accolti e decifrati per ciò che ci vogliono portare, sta a noi battere anche un sentiero diverso, capace di sottrarsi a ciò che pare già tracciato. Con Rilke e le sue Lettere a un giovane poeta: “Il destino esce da noi, non entra in noi da fuori”; in ciò consiste anche la sorgente della creatività di tanti innovatori.

Da queste riflessioni, tra coincidenze, necessità e scarti al destino, nasce la XXXII edizione di Mittelfest – festival multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo di riferimento per l’area Centro-europea e balcanica con sede a Cividale del Friuli, che quest’anno affronterà proprio il tema INEVITABILE. A svolgerlo, accanto al festival maggiore, per il terzo anno ci sarà anche la rassegna under 30 Mittelyoung, che mette in scena una nuova generazione della Mitteleuropa, dando a questa un sostegno concreto per esprimersi.

Così il direttore di Mittelfest Giacomo Pedini spiega il tema che lo ha ispirato per il programma: «Giunti, come annotava Italo Calvino nella sua sfida al labirinto, “nella fase dell’industrializzazione totale e dell’automazione”, siamo forse costretti ad agire simili ad automi, a sottostare agli implacabili meccanismi dell’algoritmo di turno, a compiere passi inevitabili in un mondo in cui “le macchine sono più avanti degli uomini e le cose comandano le coscienze”? Quale è il margine dato ancora alla scelta decisiva, a quella capace di cambiare l’andamento di un meccanismo che sembra immutabile? Quando si guarda a ciò che accadrà, è possibile sottrarsi alla tentazione di pensare che i fatti siano già stati decisi, che non possano esserci alternative? Il fato governa gli eventi o è un gioco di incastri tra necessità esterna e volontà di ognuno? Ogni spettacolo di Mittelfest 2023, in modi molto diversi, divaga attorno a queste domande».

I due festival internazionali saranno in scena rispettivamente dal 18 al 21 maggio, Mittelyoung, e dal 21 al 30 luglio Mittelfest, mentre lungo tutto l’arco dell’anno Mittelfest prosegue sotto il nome di Mittelland (1 aprile-31 dicembre), con eventi che danno continuità al festival e lo identificano come ponte tra collaborazioni europee e realtà del territorio.

“Mittelfest, tessendo con continuità ponti culturali e collaborazioni nel territorio e dal territorio verso l’Italia e la Mitteleuropa, svolge sempre più un importante ruolo di laboratorio per il futuro. Partendo da un terreno strategico come quello del Friuli Venezia Giulia, si propone, infatti, come motore di relazioni internazionali, in un momento storico in cui alla cultura più che mai spetta di farsi ambasciatrice di pace e di portare visioni ampie, capaci di oltrepassare gli interessi particolari”, spiega il Presidente di Mittelfest Roberto Corciulo.

Con il titolo “Inevitabile” il festival si propone, dunque, di offrire spunti per evidenziare le scintille tra destino e innovazione, attraversando storie emblematiche, passando per mescolanze linguistiche di generi e di stili, alternando nomi affermati ed emergenti, guardando al futuro con progetti dedicati alle famiglie e rendendo quanto mai contemporanea la messa in scena in spettacoli itineranti che si creano nel momento stesso in cui accadono. Da qualche anno, un’altra connotazione di Mittelfest è, inoltre, un’attenzione speciale per l’arte del circo.

In numeri, i due festival metteranno in scena complessivamente 38 titoli, coinvolgendo artisti e artiste da 13 diversi Paesi della Mitteleuropa, dei Balcani e limitrofi (Italia, Ungheria, Svizzera, Germania, Austria, Paesi Bassi, Lituania, Slovenia, Rep. Ceca, Bosnia ed Erzegovina, Slovacchia, Croazia, Russia, Spagna).

Nel dettaglio, Mittelfest quest’anno avrà 28 progetti artistici – 16 musicali, 8 teatrali, 3 di danza e 1 di circo, a cui si aggiungeranno i 3 spettacoli selezionati da Mittelyoung e lo spettacolo scelto da CS Under 30, la sezione young del Carinthischer Sommer Music Festival – per 14 prime assolute e italiane, 7 produzioni o coproduzioni, il tutto coinvolgendo 12 diversi Paesi.

Mittelyoung ospiterà i 9 spettacoli usciti vincitori dal bando concluso lo scorso febbraio con 169 candidature, di cui 85 giunte dall’estero: 2 di teatro, 3 di musica, 2 di danza e 2 di circo, in rappresentanza di 6 diverse nazionalità.

Mittelfest è realizzato con il sostegno dei soci Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, #iosonofriuliveneziagiulia, Comune di Cividale del Friuli, CiviBank, Ente Regionale Teatrale FVG e con il contributo di PromoTurismo FVG, Ministero della Cultura, Fondazione Friuli, Camera di Commercio Pordenone e Udine, ARLeF- Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane.

Ha il sostegno di: ATP Gorizia – Azienda Provinciale Trasporti spa, Associazione Culturale Mitteleuropa, Ente Friuli nel mondo, Fazioli Pianoforti

Un ringraziamento particolare va alla direzione Cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e, per il novero di Mittelfest tra i Grandi eventi, a PromoTurismo FVG

Inoltre è realizzato con il supporto internazionale di Performing Arts Fund NL e Pro Helvetia Fondazione Svizzera per la cultura

Sono media partner di Mittelfest Rai Radio 3, Rai Friuli Venezia Giulia, Messaggero Veneto e Telefriuli.

Mittelfest, infine, aderisce a European Festivals Association, Italiafestival, AGIS Nazionale e al progetto GO!2025 Nova Gorica – Gorizia, collabora al Premio Rete Critica.

MITTELFEST 21/30 luglio.

Il programma

Il taglio del nastro ufficiale di Mittelfest 2023 si terrà il 22 luglio alla presenza delle autorità, ma già dal 21 luglio si aprirà il sipario sul programma, suddiviso in vari filoni tematici che declinano il tema Inevitabile, e che vede quest’anno anche il ritorno del palcoscenico principale in piazza Duomo.

A iniziare dai due concerti che incorniciano il festival, in apertura e in chiusura, che già riassumono la possibilità innovativa che nasce dallo “strofinamento” di correnti e ritmi diversi, tra tradizione e ricerca.

Si tratta del concerto inaugurale Janoska Goes Symphonic (21 luglio, prima assoluta, musica), con l’eccezionale incontro tra il gruppo austro-slovacco Janoska Ensemble e il respiro sinfonico della FVG Orchestra, orchestra residente a Mittelfest, che faranno duettare la regolarità del canone e il soffio vitale della sua stessa rottura, in un succedersi di ironici rimandi tra il repertorio classico centro europeo e variazioni sorprendenti.

Mentre il concerto di chiusura guarda decisamente a un pubblico giovane con i Fast Animals and Slow Kids, sul palco eccezionalmente con l’Orchestra Arcangelo Corelli (30 luglio, musica), che ci faranno entrare in musicalità irruenti e rotonde insieme, che fanno “sbandare” il rock verso linee sentimentali, fino alla poesia. La direzione è di Carmelo Emanuele Patti, in un progetto che unisce Mittelfest e Ravenna Festival.

Più che mai Mittelfest 2023 dialoga quest’anno con la città, e propone trespettacoli itineranti, che rendono lo spettatore parte della creazione.

Si inizia con Deriva Urbana (A part not apart from a place) (22 e 23 luglio, prima nazionale, teatro), spettacolo internazionale del collettivo austro-catalano Eléctrico 28, realizzato da Mittelfest in co-produzione con il Dramma italiano di Fiume – HNK Ivan Zajc Rijeka, che ci induce a cercare, camminando per Cividale, nuovi rapporti tra persone, cose e luoghi, tra elementi evitabili e inevitabili, oltre la solitudine nella folla. Walk with me di Strijbos & Van Rijswijk (28-30 luglio, prima nazionale, teatro) porta invece in giro per la città uno spettatore alla volta, guidato da un software per mezzo di cuffie e cullulare, da cui riceve un mutevole paesaggio musicale, a sua volta mescolato con i suoni urbani, a cui si aggiunge ogni tanto l’incontro con una cantante lirica e con nuovi stimoli sonori: il percorso di viaggio sarà determinato dal software o dallo spettatore? Il tutto per esplorare il rapporto tra suono e spazio, e la creazione individuale del racconto in un progetto da fruire dal proprio smartphone, in una co-produzione con Periferico festival e il sostegno di Performing Arts Fund NL. Il terzo è lo spettacolo di Effetto Larsen La fiera degli altri (28-30 luglio, teatro), che riunisce 35 spettatori alla volta e li invita a un’esperienza ludica, con piccole gare in cui affrontare i propri pregiudizi e il rapporto con gli sconosciuti, per riconoscere i confini che ci separano dagli altri. Un gioco alla scoperta della propria visione del mondo.

Troviamo poi un ampio filone di spettacoli “innovatori o inevitabili”, in cui si riuniscono storie emblematiche, destini non contrattabili e affronti a ciò che detta la regola.

A questo gruppo appartiene l’omaggio al centenario di Calvino di cui sarà messo in scena Il visconte dimezzato (22 luglio, prima assoluta, teatro), con Vinicio Marchioni e la musica dal vivo di alcuni musicisti parte dei Radio Zastava, in una collaborazione Mittelfest-Fondazione Teatro della Toscana che prosegue. Mentre impazza la guerra in Boemia tra Austria e Turchia, il Visconte viene travolto da una cannonata che lo scinde in due metà, una buona e una cattiva, destinata a tornare sul proprio trono. Sarà inevitabile il male? La storia, parte della Trilogia degli antenati di Calvino, parla in realtà di tutti noi, rilanciandoci la palla su quale parte vogliamo nutrire e far vincere, o se è necessario un punto di incontro fra le due.

Una storia che va contro un destino che pareva scritto è certamente, poi, quella di Marlene Dietrich, che si sottrae al suo ruolo di icona del cinema del Terzo Reich e durante la Seconda Guerra Mondiale decide di combattere il nazismo accanto agli americani. In uno spettacolo atteso, scritto e diretto da Haris Pašović, ex direttore di Mittelfest e uno dei più registi più stimati del Sud-Est Europa, Marlene (27 luglio, prima assoluta, teatro) avrà il volto della star serba Mirjana Karanović, in una co-produzione tra Mittelfest, Teatro Nazionale di Sarajevo e East-West Centre.

A questo gruppo si iscrive anche lo spettacolo dedicato all’inventore serbo Nikola Tesla, dal titolo appunto Tesla, di Ksenija Martinović e Federico Bellini (30 luglio, prima assoluta, teatro), che ripercorre la vita e le tappe dello scienziato, in particolare il suo progetto più ambizioso: la torre Wardenclyffe, quella che sarebbe potuta essere la svolta epocale per l’umanità, con la produzione di energia elettrica gratuita per tutti, a cui fu rifiutato il finanziamento finale dal più grande banchiere di inizio ‘900, J.P. Morgan. Con un dialogo tra performance e interpretazione, il corpo dell’attrice Ksenija Martinovic diventa macchina e produttore di energia, come una creazione dell’inventore.

Un altro modo per andare oltre l’inevitabile è quello di tracciare un contrappunto creativo alla regola. È così che l’innovazione si è da sempre affermata.

E questa è l’ispirazione che sottostà ad alcune proposte di Mittelfest 2023, come i Tre fenomeni. Piovani – Vivaldi i concerti della natura (23 luglio, musica), un raffinato intreccio di rimandi musicali, dove tre celeberrimi concerti di Vivaldi si uniscono e si riformulano con nuove composizioni da essi ispirate, scritte da Nicola Piovani.

Virtuosismo e divertimento si riconcorrono e rinnovano le aspettative anche nell’opera da balcone Questo è un nodo avviluppato (26 luglio, prima nazionale, musica), a cura di Piccolo Opera Festival di Gorizia che mette in scena duetti, terzetti e brani di insieme nel suggestivo Monastero di Santa Maria in Valle, da pagine fatali di Mozart e Rossini. L’evento vede la collaborazione del Centro Sloveno di educazione musicale Emil Komel di Gorizia e dell’Accademia musicale Chigiana di Siena.

Si cambia ritmo ma non ardire con Besh o drom (26 luglio, musica), spettacolo di world music della band ungherese – l’Ungheria è il Paese su cui Mittelfest 2023 fa un focus speciale – che da due decenni affascina il pubblico di tutto il mondo con la sua sfida alla categorizzazione dei generi.

Arriva ancora dall’Ungheria Mechanics of Distance (22 luglio, prima nazionale, danza), in cui la coreografia di Máté Mészáros indaga e riscrive il rapporto tra i corpi e le variazioni che possono crearsi a contatto con l’ambiente, attraverso lo studio del gesto e della quotidianità e dei suoi scarti.

Senza dubbio innovativo è anche Toonzetters di Primo Ish-Hurwitz (28 luglio, prima nazionale, musica), progetto che arriva dall’Olanda, con il sostegno di Performing Arts Fund NL, e raccoglie le opere di venti giovani compositori olandesi, restituendo un caleidoscopio di stili e caratteri musicali, da melodie neoromantiche al jazz.

Così come Solo bianco e nero, spettacolo italo-russo-lituano (30 luglio, prima assoluta, musica), in cui Lukas Geniušas, Corrado Rojac e Anna Geniushene reintepretano, a partire dalle possibilità dei toni e mezzi toni del pianoforte e della fisarmonica, brani di Schurbert, Solbiati (due prime esecuzioni assolute) e Prokofiev.

È, infine, affascinante il progetto Quadri di un’esposizione (28 luglio, musica), che unisce il pianoforte di Alexander Gadjiev a testi poetici letti da Federica Fracassi, per ripercorrere la promenade di Modest Petrovič Musorgskij, il quale, nel 1874, provò a tradurre l’intera mostra dell’amico Hartmann con un pianoforte. Ovvero a riprodurre i suoi dieci dipinti e anche il vagabondare per le sale dei visitatori in quella traslazione di stili che in retorica si definisce “ecfrasi”.

Spostandoci su un filone di spettacoli poetici e letterari, Clessidra è ancora una reinvenzione linguistica, questa volta da parola a musica, che Enrico Malatesta con la sua performance sonora fa dei racconti del poeta e scrittore Danilo Kiš, considerato tra i più significativi scrittori della ex Jugoslavia (24 luglio, prima assoluta, musica).

Così come Le rose di Sarajevo di Erri de Luca e Cosimo Damiano Damato, con la Minuscola orchestra balcanica di Giovanni Seneca, rende omaggio al poeta Izet Sarajlić (29 luglio, musica), cantore della città di Sarajevo e testimone della tragedia bosniaca. Tanto che ai tempi dell’assedio i cittadini andavano alle sue serate di poesia nel buio di una città senza corrente elettrica. Nello spettacolo ci saranno poesie e le lettere che il poeta bosniaco scambiò con lo stesso Erri de Luca.

In Minotauri (27 luglio, musica) la violinista e compositrice Anaïs Drago intraprende, invece, un viaggio musicale e letterario attraverso le nostre solitudini interiori. Il concerto si divide in tre parti, con occhiolini a Dürrenmatt e Calvino. La musicista ha vinto il Top Jazz 2022 nella sezione nuove proposte e collabora da anni con il cantante pop Ultimo.

Mentre Paolo Triestino porta in scena il bel romanzo di Delphine de Vigan Le gratitudini (25 luglio, prima assoluta, teatro), curandone l’adattamento, la regia e comparendo tra gli interpreti con Lucia Vasini e Lorenzo Lavia. Si narra la storia di Michka, anziana correttrice di bozze polacca, che per anni ha accudito la figlia problematica di una vicina di casa. Ora è lei ad avere bisogno di aiuto, mentre sta perdendo la capacità di parlare e ringraziare chi l’ha salvata bambina dai campi di sterminio: e questo è il suo ultimo viaggio.

Mittelfest dà molta attenzione al pubblico di domani, ospitando anche un ampio progetto famiglia nella sua programmazione, per includere e formare i più giovani.

Qui incontriamo lo spettacolo Fili di inchiostro e nuvole di Circo all’Incirca (22 luglio, prima assoluta, circo), una combinazione di due atti unici, In Ottavo e Overcoats. Nel primo, tre acrobate, accomunate dall’amore per i libri e per il Barone Rampante di Calvino, volano al trapezio disegnando sogni. Nel secondo, a partire dal Cappotto di Gogol, si immagina che il protagonista Akaki continui a rubare cappotti nell’aldilà. Il tutto per un’esperienza sul potere narrativo dell’arte circense.

È un progetto per il pubblico di tutte le età, poi, La sarta con la grande clownessa svizzera Gardi Hutter, per la regia di Micheal Vogel dei Familie Flöz (23 luglio, teatro, realizzato con il supporto di Pro Helvetia e Swiss Arts Council), che, tra bambole di pezza e manichini danzanti, cuce la trama dello spettacolo, ambientato in una sartoria, senza risparmio di sforbiciate e azzardi. Gardi Hutter tesse il filo del destino dei suoi personaggi e di sé, in un crescendo di maestria clownesca e narrativa, per un lavoro divertente e oscuro a un tempo.

In Drunken Master (29 luglio, prima nazionale, danza), troviamo, poi, l’acrobata Noah Chorny che ha bevuto più grappa del dovuto e, alticcio, barcollante, decide di salire su una lanterna per accenderla con un piccolo fiammifero, mentre il palo alto sei metri, si piega sopra le teste del pubblico.

Infine, in Chüssi di Lowtech Magic (30 luglio, prima nazionale, musica, con il sostegno di pro Helvetia) il protagonista è un misterioso oggetto morbido posto al centro della scena, che si allunga, si muove, infine si sveglia. Un danzatore e un musicista raccontano così, senza parole, il gesto di diventare, inevitabilmente, grandi.

Dall’acrobazia all’epica, è uno spettacolo per tutto il pubblico The game of Nibelungen, un’epopea di teatro d’oggetti sanguinari, in un tedesco gestuale di Laura Gambarini (29 luglio, prima nazionale, teatro, sempre con il sostegno di pro Helvetia), che regala un’esilarante performance sul grande classico del medioevo tedesco in un tedesco irresistibile e comprensibile a tutti: una lezione anomala su uno dei grandi archetipi della narrativa germanica sul destino.

Lo stesso per il duplice spettacolo – ancora in forze al focus sull’Ungheria – Proper mess + Pyrodise del Duo Two Many più Firebirds e Flame flowers (24 luglio, prima nazionale, danza) che esplorano le meraviglie e i pericoli dell’arte circense e della danza verticale, in un gioco tra il rischio e le sue probabilità. In particolare Pyrodise è un tributo a Linda Farkas, danzatrice e coreografa, mancata nel 2016 in un incidente durante un numero pirotecnico.

Per quanto riguarda la valorizzazione degli enti musicali del territorio, sarà rappresentato Il castello di Barbablù dell’ungherese Béla Bartók (25 luglio, musica), opera per baritono, mezzosoprano e orchestra, diretto da Vakhtang Gabidzashvili, nel progetto che vede la collaborazione culturale Italia-Serbia, ovvero tra il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste e l’Accademia di musica di Belgrado, l’Accademia delle Arti di Novi Sad, il conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e l’Accademia di Belle Arti di Venezia.

Mittelfest ritorna, inoltre ad ospitare uno dei talentuosi pianisti che arrivano alle fasi finali del Concorso pianistico internazionale del Friuli Venezia Giulia – manifestazione con sede nella città di Sacile – riconosciuto come uno dei maggiori appuntamenti internazionali per le nuove promesse (23 luglio, musica). Cadenza perfetta è, per chiudere, la proposta del Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine, in collaborazione con Accademia Antonio Ricci e Fondazione de Claricini Dornpacher (27 luglio, musica): in scena raffinate geometrie barocche calano a passaggi pop, mentre la suadenza delle melodie rock lascia trapelare la musica delle corti europee, in un gioco di specchi che insegue le epoche.

Mittelfest ospiterà inoltre i 3 spettacoli selezionati da Mittelyoung e uno spettacolo da CS Under 30 del Carinthischer Sommer Music Festival e molti eventi collaterali. Ricordiamo il Premio Adelaide Ristori (21 luglio), i “Kaffee” con gli artisti. E poi workshop, proiezioni di cortometraggi al tramonto con Mittelimmagine, inoltre eventi di promozione con Promoturismo FVG.

MITTELYOUNG 18 – 21 maggio

Mitteyoung, il festival under 30 della Mitteleuropa, è una delle novità più originali che Mittelfest porta nel vasto panorama dei festival italiani ed europei: alla sua terza edizione è divenuto un appuntamento atteso e maturo, per vedere una generazione in scena e al contempo per dare sostegno produttivo ai giovani.

Come la scorsa edizione, si avvarrà di alleanze importanti come quella con Carinthischer Sommer Music Festival, e in particolare con il progetto under 30: CS under 30, di cui sarà ospitato uno spettacolo, tratto dalla selezione ristretta, a Mittelfest, mentre sarà ospitato a Villach in agosto uno spettacolo di musica tra i 3 finalisti di Mittelyoung.

Importante è quest’anno la collaborazione rinnovata con SNG Nova Gorica che porta Mittelyoung ha oltrepassare il confine: la prima giornata, il 18 maggio, con due spettacoli di circo, sarà ospitata proprio a Nova Gorica nella sala piccola dell’SNG.

Anche quest’anno la selezione degli spettacoli è nata da un bando diffuso in tutti i Paesi della Mitteleuropa e dei Balcani, che ha avuto esito in 169 proposte, successivamentesottoposte alla giuria di curatores under 30 composta da giovani provenienti da enti culturali e di spettacolo dell’area friulana, dello stesso Carintischer Sommer Music Festival, di SNG Nova Gorica, più i vincitori della passata edizione, ovvero:

Agnese Poci, Agnese Rollo, Alice Bozzetti, Alice Lanzara, Andrea Giaretta, Andreas Antonio Garivalis, Antonio Fraziano, Bianca Podbersig, Chiara Helena Orawiec, Christina Lancione, Cristina Costantini, Efrem Del Toso, Elena Rainis, Emma Pertoldi, Enrico Osgnach, Federico Furlan, Francesca Santi, Gaia Stacchini, Giacomo Santini, Ginevra Rossi, Ilaria De Crignis, Lorenzo Butussi, Luca Pezzetta, Majda Svitek, Margherita Caridi, Maria Chiara Arrighini, Marianna Iob, Marta Soci, Martina Aimo, Paride Lussa, Pia di Raimondo, Rachele Piccolo, Rachele Qualizza, Sara Gargano, Sara Papinutti, Sara Pittia, Simone Di Biagio, Sofia Fraziano, Sofia Mauro, Tajda Lipicer, Valeria Liaskovets.

Sono stati questi 40 giovani a individuare 9 spettacoli, 2 di teatro, 3 di musica, 2 di danza e 2 di circo, che andranno in scena dal 18 al 21 maggio a Cividale del Friuli e, nella prima giornata, a Nova Gorica, in virtù delle iniziative e delle collaborazioni che preparano GO! 2025 Capitale europea della cultura. Spettacoli che vedono il sostegno economico di Mittelfest, al fine di dare opportunità produttiva ai giovani artisti. Al termine di Mittelyoung, saranno scelti dalla stessa commissione 3 spettacoli che replicheranno anche nel calendario di Mittelfest.

6 sono i Paesi rappresentati nelle opere prescelte (Italia, Germania, Austria, Paesi Bassi, Croazia e Repubblica Ceca), quasi tutte in prima assoluta. Il filo rosso che percorre questi giovani spettacoli pare più che mai quest’anno quello del radicamento nel futuro e dei sogni per raggiungerlo, spesso traditi dalle generazioni precedenti.  

Si ringraziano i partner che hanno collaborato al progetto: Associazione culturale Arearea, Associazione culturale Circo all’inCirca, Associazione culturale Quarantasettezeroquattro, Associazione giovanile Robida, Carinthischer Sommer Music Festival, Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Tartini di Trieste, Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini di Udine, Convitto Nazionale Paolo Diacono, Fondazione Luigi Bon, Scuola di Danza Erica Bront, Teatro Club Udine – Palio Teatrale Studentesco, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Udine, SNG Nova Gorica.

Programma:

Scorrendo il programma in ordine cronologico, il 18 maggio si inizierà, come si è detto, a Nova Gorica con il primo studio di Quieto Parado (circo), spettacolo italiano creato da Pietro Barilli, in cui un personaggio tragicomico è alla ricerca spasmodica dell’equilibrio, fino a rasentare la follia. Un crescendo emotivo che porta il pubblico ad immedesimarsi con il performer e a stare con il fiato sospeso. A seguire CM_30, spettacolo tedesco di Kolia Huneck (circo), dove un giocoliere esperto, che accompagna i suoi numeri con composizioni sonore di Rutger Zuydervelt, crea un ambiente immersivo a metà strada tra il circo contemporaneo e l’installazione artistica.

Il 19 maggio si rientra a Cividale del Friuli, sul palcoscenico della chiesa di Santa Maria dei Battuti, con lo spettacolo austriaco I sogni sono gli specchi notturni dell’anima (musica) di Trio-Bio, un progetto interdisciplinare per esplorare le possibili narrazioni dei sogni, e quindi dei desideri, che si articolerà nel tempo in più capitoli. In questo capitolo è messa sotto i riflettori la cupidigia che sta strappando il futuro ai giovani, deturpando la Terra.

Nella stessa giornata salirà sul palco la musica di What if…? Di Lavish Trio, in arrivo dai Paesi Bassi. Un pianoforte, un violino e un violoncello mescoleranno composizione e improvvisazione, creando ambienti sonori di intensità variabile. Tramite codici QR gli spettatori potranno nel contempo condividere le proprie domande.

Il 20 maggio si aprirà con uno momento extra calendario, esito di un workshop di drammaturgia, realizzato dalla collaborazione di più realtà teatrali, tra cui, appunto Mittelfest. Si tratta di uno dei momenti del progetto A est del palcoscenico, finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito del bando “BOARDING PASS PLUS”, con capofila AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore (Lecce) in partnership con Mittelfest (Cividale del Friuli), Malte (Ancona), Alibi (Tricase), UUU (Belgrado -Serbia), Qendra Multimedia (Priština – Kosovo), Macedonian Center ITI (Skopje – Macedonia del Nord), AKT (Elbasan – Albania), ATAC (Podgorica – Montenegro). A Cividale del Friuli sarà ospitato il laboratorio tenuto dall’autrice bosniaca Tanja Sljivar. Diseguito, ancora dai Paesi Bassi arriva lo spettacolo Something else di Collectief MAMM (danza), in cui cinque performer esplorano la pressione sociale che spinge al raggiungimento del successo. La domanda che si pongono e che ci pongono è: in questa corsa folle, come fare a relazionarsi con gli altri?

Chiude la giornata lo spettacolo Piango in lingua originale dell’attrice italo-croata Carla Vukmirović (teatro), figlia dell’esodo e della dissoluzione della ex Jugoslavia, che rimane per lei viva nei racconti dei genitori e che si deposita in poesie e nel tentativo di trovare ordine tra lingua italiana e croata. Le sue due identità in lotta tra loro rappresentano il prezzo delle guerre sulle nuove generazioni.

Il 21 maggio, giorno di chiusura, i danzatori italiani di Esenco Dance Movement presentano Lay Bare (danza), spettacolo vincitore del progetto residenze artistiche Area Mediterranea. I corpi in scena divengono prigioni da cui far scaturire essenza d’anima, ovvero la parte più intima e vera di ognuno di noi, esente da condizionamenti esterni.

Nella stessa giornata si succederà The Honey Maker, spettacolo del gruppo ceco FRAS (teatro), che racconta la storia di Joshi, vecchio nepalese che non ha mai dovuto allontanarsi dal villaggio, fino alla malattia della sorella. Inizia così un viaggio avventuroso e metaforico, gestito con piccoli pupazzi di cera, manipolati sapientemente dagli attori.

E infine chiuderà in bellezza il ritmo inedito di Hrudja dell’italiano Massimo Silverio (musica). Il titolo riprende una parola friulana di origine longobarda, che indica la crosta che si forma quando si rimargina una ferita. Da questa suggestione, l’artista ha composto il suo disco d’esordio, accostando e mettendo in rima friulano e inglese.

Accanto a questi due festival nazionali il calendario di Mittelfest si diffonde dal primo aprile al 31 dicembre con Mittelland, di cui si darà via via comunicazione.

Mittelfest, inoltre, è anche la sua terra e la sua città, Cividale del Friuli, patrimonio mondiale dell’Unesco: una rete di pubblico, artisti, ospiti, cittadini e un network di hotel, ristoranti e caffè, in una delle terre più rinomate d’Italia per la storia e i sapori. Un punto di riferimento enogastronomico internazionale attorniato dai paesaggi unici delle Valli del Natisone e del Torre terre perfette per un turismo slow.

Info: www.mittelfest.org


UFFICIO STAMPA MITTELFEST:


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Macroregionale
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Cividale del Friuli
18 aprile 2023
Direzione artistica Giacomo Pedini