Senza confini
Ebrei e zingari
Moni Ovadia
Gli ebrei e il popolo degli “uomini” hanno condiviso per secoli lo stesso destino di persecuzione. Popoli in tutto e per tutto, ma senza burocrazie, eserciti, polizie, sospesi a cavallo dei confini. Ebrei e zingari è un recital di canti, musiche, storie rom, sinti ed ebraiche che mettono in risonanza la comune vocazione delle genti in esilio. Musica e teatro civile per scardinare i conformismi e proclamare la non negoziabilità della libertà e della dignità di ogni essere umano. Moni Ovadia torna a Mittelfest con un suo storico lavoro che ci racconta di umanità errante in un tempo in preda a ribaltamenti e caos. «Noi ebrei» scrive Moni Ovadia, «abbiamo il dovere di alzare la voce contro la persecuzione di rom e di sinti, dobbiamo denunciare come malvagia e perversa l’esibizione dell’amicizia verso gli ebrei quando viene usata per legittimare la mano libera contro i nostri fratelli “uomini” e contro ogni minoranza o alterità. Ebrei e zingari è il nostro piccolo ma appassionato contributo alla battaglia contro ogni razzismo».
Confermato in Piazza Duomo
d’ora in avanti non sarà più possibile il ricovero al chiuso
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di e con Moni Ovadia
e con
Paolo Rocca clarinetto
Massimo Marcer tromba
Nicu Neletu Baicu fisarmonica
Marian Serban cymbalon
Petre Naimol contrabbasso
suono Mauro Pagiaro
produzione Corvino produzioni s.a.s.
photo © Maria Pia Ballarino