A Est del Palcoscenico

La drammaturga bosniaca Tanja Šljivar presenta l’esito del workshop svolto a Cividale del Friuli dal 16 al 20 maggio 2023 nell’ambito del progetto A Est del Palcoscenico/The East Side of the Stage. Il laboratorio, a partire dal lavoro del collettivo Out of the Woods e dell’autrice Denise Ferreira da Silva, ha analizzato alcuni testi sul rapporto tra razzismo, capitalismo, nazionalismo, fascismo e cambiamento climatico. La restituzione, in forma di reading dei contributi elaborati dai partecipanti, si configura come un momento di condivisione e scoperta di giovani talenti.

In lingua inglese
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

The game of Nibelungen

Un’epopea di teatro d’oggetti sanguinari, in un tedesco gestuale

Immaginati in un pomeriggio, mentre ti intrufoli in una scuola, magari nella tua vecchia scuola – o, in questo caso, nell’Aula Magna del Convitto Nazionale Paolo Diacono. In classe, c’è un’insegnante tedesca. È un incubo? Assolutamente no. Anzi, preparati alla lezione di tedesco più delirante ed esplosiva della tua vita! Non parli la lingua? Ma va bene! Meno tedesco parli, meglio è! I combattimenti cappa e spada, le epiche e truculente battaglie superano ogni barriera linguistica. Laura Gambarini, diretta da Manu Moser, regala un’esperienza di “letteratura gestuale”, da un classico del medioevo tedesco: la più grande epopea sul potere del destino e del fato, quella dei Nibelunghi!  La campanella è suonata: è giunta l’ora di tornare in classe.

Dai 14 anni in su
Spettacolo gesticolato e in tedesco: non è necessaria la conoscenza della lingua

Tesla

A Nikola Tesla si deve l’invenzione, decisiva, della corrente alternata, e altri 700 brevetti che orientano e determinano il vivere dei nostri giorni. Avvolto da un alone di leggenda che sfocia quasi nel misticismo, il paradosso del nome Tesla è l’essere oggi forse più celebre come brand, o marchio capitalistico, laddove proprio il dominio del capitale americano ha ostacolato, o quantomeno non aiutato, la realizzazione della più grande opera dell’inventore. Nel 1901 intraprese il suo progetto più ambizioso: la torre Wardenclyffe, quella che sarebbe potuta essere la svolta epocale per l’umanità, produzione di energia elettrica gratuita per tutti e in ogni luogo. Quasi al termine del lavoro, si vide rifiutato un ultimo finanziamento dal più grande banchiere dell’epoca, J.P. Morgan: il destino di Tesla, apparentemente già scritto, sarebbe mutato di colpo. Lo spettacolo attraversa i generi teatrali, dalla narrazione alla rappresentazione, fino alla performatività, dove il corpo dell’attrice Ksenija Martinovic diventa macchina e produttore di energia, quasi fosse una creazione stessa dell’inventore.

Prima assoluta

Spettacolo in lingua italiana

Marlene

In Marlene Haris Pašović, regista e drammaturgo tra i più autorevoli e prolifici del Sud-Est Europa, mette in scena la storia dell’iconica star del cinema del Terzo Reich che, durante la Seconda Guerra Mondiale, decise di combattere il nazismo a fianco degli americani. Ma Marlene non era solo coraggiosa. La sua vita sentimentale, ribelle e scandalosa per l’epoca, è specchio della sua forza e indipendenza. Tra i suoi amanti figurano Erich Maria Remarque, Ernst Hemingway, George Bertrand Shaw e la scrittrice americana Mercedes Acosta. L’immagine di questa donna sicura di sé, coerente e integra, misteriosa ed erotica, ancora oggi, in un presente segnato dal chiacchiericcio più che dal dibattito sul ruolo pubblico femminile, rappresenta in modo impeccabile l’immagine di una donna di potere autodeterminata e complessa, capace di forgiare il suo destino. In scena, a impersonare MarleneDietrich, l’attrice serba Mirjana Karanović, tra le più apprezzate del panorama esteuropeo.

Prima assoluta

Spettacolo in lingua originale con sovratitoli in italiano

Le Gratitudini

“Invecchiare è imparare a perdere. Perdere la memoria, perdere i punti di riferimento, perdere le parole. Fare senza.”

“Vi siete mai chiesti quante volte nella vita avete detto grazie sul serio? Un vero grazie. A chi? All’insegnante che vi ha fatto amare i libri? Al ragazzo che è intervenuto il giorno in cui siete stati aggrediti per strada? Al medico che vi ha salvato la vita? 
Alla vita stessa?”

Le Gratitudini, tratto dall’omonimo romanzo di Delphine de Vigan, mette in scena la storia di Michka, anziana correttrice di bozze di origini polacche, che per anni ha accudito Marie, figlia di una vicina di casa assente e problematica. Ora è lei ad avere bisogno di aiuto: perde le parole, proprio lei che con le parole ha giocato per tutta la vita. Marie e Jerome, giovane e appassionato ortofonista, accudiranno e sosterranno Michka nel suo ultimo viaggio, determinata a dire grazie a tutti coloro che l’hanno aiutata, soprattutto a chi l’ha salvata bambina dallo sterminio nazista.

Prima assoluta

Spettacolo in lingua italiana

La Sarta

In La Sarta la clownessa Gardi Hutter, tra bambole di pezza e manichini danzanti, cuce la trama dello spettacolo senza risparmiarci sforbiciate e cattiverie. Il suo mondo è il tavolo della sartoria, sbirciando tra gli occhielli si intravede la stoffa di mille racconti, nella sua scatola da cucito si aprono abissi dove perfino chi tesse il destino rischia di perdere il suo filo.  Con La Sarta Gardi Hutter e Michael Vogel (Familie Flöz) danno vita a una fiaba per grandi e piccini sulla finitezza dell’essere e l’infinito del gioco, al di fuori del tempo.

Dagli 8 anni in su
Spettacolo senza parole
Spettacolo parte del Progetto famiglia

La fiera degli altri

Se vi chiedessero di affrontare un gioco fatale e di formare una squadra tra un gruppo di sconosciuti, chi prendereste? Con chi costruireste un “noi” da frapporre a uno speculare “loro”? Ma poi, che significa dire “loro” e “noi”? Inizia così La fiera degli altri, un gioco e uno spettacolo, uno spazio di svago e pausa dal quotidiano: anzi, una fiera itinerante. Affrontando interrogativi e piccole gare, si prende attivamente parte a un percorso, diviso in diverse fasi, dove il pubblico è condotto davanti a una serie di sfide, per riconoscere i confini che ci separano dagli altri. Un gioco alla scoperta della propria visione del mondo, dove divertimento e pensiero si alternano, per riflettere insieme sulle rigide cornici che usiamo per interpretare il reale e interrogarci su che forma diamo agli altri. Attenzione a scegliere: chi è parte del vostro “noi” e chi lasciate ai “loro”?

Prima nazionale

Spettacolo itinerante, in lingua italiana, con partenza dal Convitto Nazionale Paolo Diacono
Lo spettacolo prevede dei momenti di camminata: si consiglia un abbigliamento comodo e di dotarsi d’acqua

Musiche

tfo the waltz of coulisse
tfo the march of moonpark
tfo final rush
tfo walking to the game
tfo the inclusion waltz pt1 
tfo the inclusion waltz pt2
autore Roberto Rettura 

Progetto cultura: i primi 200 spettatori di Mechanics of Distance e di La fiera degli altri riceveranno in omaggio un biglietto per l’ingresso al Museo Archeologico Nazionale Cividale

Il visconte dimezzato

Spostato al Teatro Ristori

Impazza in Boemia la guerra tra Austria e Turchia. Il visconte Medardo di Terralba dà l’assalto, viene travolto in pieno petto da una cannonata e finisce dimezzato. Solo la metà malvagia torna al governo del suo feudo. Denso d’orrore è l’avvio di questa fiaba di Calvino, che nel seguire le gesta opposte delle due “parti” del Visconte, quella “grama” e quella “buona”, mette in scena tutta un’umanità segnata dall’incompletezza: il dottor Trelawney, medico con il terrore di curare, Pietrochiodo, carpentiere ignavo che sa solo costruire perfette macchine di tortura, gli ugonotti sia perseguitati sia sfruttatori, la comunità dei decadenti lebbrosi e un inquieto e credulo giovane narratore.  Vinicio Marchioni, accompagnato dalle evocazioni musicali di alcuni musicisti dei Radio Zastava, dà voce al destino truculento che per quest’umanità divisa, mutilata e alienata da sé sembra inevitabile. Se non fosse per la scaltra Pamela, di cui le due metà del Visconte si innamorano perdutamente. Magari il futuro non è già scritto.

Spettacolo in lingua italiana
Nel caso di avversità meteorologiche, lo spettacolo viene spostato al Teatro Ristori

Deriva Urbana
A part not apart from a place

Nella street performance Deriva Urbana il pubblico è invitato a riscoprire la bellezza delle relazioni tra le cose, i luoghi e gli esseri viventi del mondo. La performance frutto della collaborazione tra il collettivo Electrico28 impegnato da sempre in progetti di teatro site-specific e il Dramma Italiano di Fiume, ci induce a cercare, camminando per le strade di Cividale del Friuli, il rapporto che intercorre tra attori, spettatori, passanti e luoghi. Ogni elemento evitabile o inevitabile entra a far parte del racconto, trasformandolo. In un presente nel quale ci sentiamo spesso soli, lo spettacolo tenta di ricucire lo strappo tra noi e gli altri, animati o inanimati, facendoci realizzare un’ovvietà: la realtà esterna a noi è specchio del nostro essere.

Prima nazionale 

Spettacolo in lingua
Spettacolo itinerante
Lo spettacolo consiste in una camminata si consiglia un abbigliamento comodo

The Honey Maker 

Lo spettacolo The Honey Maker, senza bisogno di ricorrere alle parole, racconta la storia di Joshi, vecchio nepalese che non ha mai dovuto allontanarsi dal villaggio, fino al momento in cui la sorella si ammala, e si ritrova costretto a viaggiare fino in cima alle montagne per portarle le medicine. Un viaggio avventuroso che trasforma inevitabilmente la sua serena quotidianità. Piccoli pupazzi in cera, manipolati dalle mani esperte degli attori di FRAS, trasporteranno il pubblico attraverso la storia di questo dolce vecchino, ricreando un microcosmo universale all’interno del piccolo spazio di un barile. 

Prima nazionale

Spettacolo senza parole 
Adatto dagli 11 anni in su
 

Extra
Domenica 21 maggio 
Ore 18 – Cividale del Friuli, Bar Da Giordano 
Incontro con Massimo Silverio (Hrudja) e FRAS (The Honey Maker