Mittelfest — Musica

Solo bianco e nero

Geniušas/ Geniushene/Rojac

Chiesa di San Francesco
65 minuti
30/07 - 11:45

Solo bianco e nero: all’occhio una semplice e opposta bicromia. Eppure, dietro quel che appare come un’immutabile sequenza di chiaroscuri, sta nascosto – tramutato in combinazioni armoniche – un universo di possibilità espressive. Qui è la vertigine romantica degli ultimi due impromptus schubertiani. Qui è la finezza compositiva per fisarmonica delle Due canzoni di Alessandro Solbiati – eseguite in prima assoluta – e degli studi di Corrado Rojac. Proprio la fisarmonica rivela allora il suo essere strumento armonico, così diverso meccanicamente, ma così affine per capacità espressive al pianoforte. In un crescendo inevitabile di sorprese, è al centro la Sonata n. 5 di  Prokof’ev, che il compositore ha iniziato a stendere cent’anni fa, per poi riscriverla nell’arco di trent’anni. A chiosa, come per sigillare un armonico cerchio perfetto, ancora Schubert, con quella Fantasia a quattro mani scritta nel crepuscolo della sua breve vita e, non per nulla, dedicata all’amata ex allieva Carolina Esterhàzy.

Prima assoluta

Programma musicale

Franz Schubert (1797-1828), Impromptus op. 90 n. 3 e 4
Lukas Geniušas, pianoforte

Alessandro Solbiati (1956), Due canzoni (prima esecuzione assoluta)
Corrado Rojac, fisarmonica

Sergej Prokof’ev (1891-1953), Sonata per pianoforte n. 5 in do maggiore op. 38
Anna Geniushene, pianoforte

Corrado Rojac (1968), Studi sulla Risonanza (Nell’attesa, Nell’invocazione, Nel lume)
Corrado Rojac fisarmonica

Franz Schubert (1797-1828), Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani, op. 103, D. 940
Lukas Geniušas, Anna Geniushene, pianoforte a 4 mani

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con Anna Geniushene, pianoforte
Lukas Geniušas, pianoforte
Corrado Rojac, fisarmonica
produzione Associazione Sergio Gaggia
in collaborazione con Mittelfest2023

 

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