
Il visconte dimezzato
Italo Calvino/Vinicio Marchioni

Impazza in Boemia la guerra tra Austria e Turchia. Il visconte Medardo di Terralba dà l’assalto, viene travolto in pieno petto da una cannonata e finisce dimezzato. Solo la metà malvagia torna al governo del suo feudo. Denso d’orrore è l’avvio di questa fiaba di Calvino, che nel seguire le gesta opposte delle due “parti” del Visconte, quella “grama” e quella “buona”, mette in scena tutta un’umanità segnata dall’incompletezza: il dottor Trelawney, medico con il terrore di curare, Pietrocchiodo, carpentiere ignavo che sa solo costruire perfette macchine di tortura, gli ugonotti sia perseguitati sia sfruttatori, la comunità dei decadenti lebbrosi e un inquieto e credulo giovane narratore. Vinicio Marchioni, accompagnato dalle evocazioni musicali di alcuni musicisti dei Radio Zastava, dà voce al destino truculento che per quest’umanità divisa, mutilata e alienata da sé sembra inevitabile. Se non fosse per la scaltra Pamela, di cui le due metà del Visconte si innamorano perdutamente. Magari il futuro non è già scritto.
Spettacolo in lingua italiana
Nel caso di difficoltà meteorologiche, lo spettacolo viene spostato al Teatro Ristori
di Italo Calvino
con Vinicio Marchioni
e con i musicisti
Leo Virgili, chitarre, trombone
Walter Grison, sax tenore e contralto
Gabriele Cancelli, tromba, flicorno
Marco D’Orlando, batteria
Andrea Medeot, contrabbasso
produzione Mittelfest2023
per i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino (1923-2023)
con la collaborazione della Fondazione Teatro della Toscana