
Il castello di Barbablù
Béla Bartók

Una grande sala nel castello del duca Barbablù, che vi entra insieme a Judit, l’ultima moglie, nell’oscurità quasi totale. Il duca le ricorda l’ostilità di madre, padre e fratello per aver deciso di abbandonare la casa natale. Judit non ha avuto esitazioni a partire, ma le gelide tenebre del castello, privo di finestre, e l’acqua che traspira dalle mura, quasi lacrimassero, la sgomentano. Altrettanto misteriose e sinistre le paiono le sette porte chiuse che danno sulla sala principale: le aprirà, una dopo l’altra, come trascinata in una inevitabile e tremenda spirale…
Béla Bartók compose Il Castello del principe Barbablù nel 1911, a culmine della sua fase di interesse per le musiche popolari. L’integrazione di modalità diverse da quelle tradizionali nella musica colta dei secoli XVII-XIX e la qualità dell’invenzione ritmica emergono come sviluppi coerenti alla natura stessa del canto popolare rumeno e ungherese.
Programma musicale
Béla Bartók (1881-1945), Il castello del principe Barbablù
Opera in un atto
libretto Béla Balázs
revisione Eberhard Kloke
direttore Vakhtang Gabidzashvili
con
Giacomo Segulia, introduzione e prologo
Orchestra sinfonica Italia – Serbia a cura della classe di Direzione d’Orchestra M° M. Angius
una produzione del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste
in collaborazione con Faculty of Music – University of Arts in Belgrade, Academy of Arts Novi Sad, Conservatorio “B. Marcello” di Venezia e Accademia di Belle Arti di Venezia