PROGRAMMA DEL 29 AGOSTO

Dopo che si è alzato il sipario di Mittelfest venerdì, la domenica del festival ha un programma davvero ricco che coinvolge in primis le famiglie e i bambini con gli spettacoli de La Giostra e i laboratori di circo. Gran finale di giornata con il concerto della violinista moldava Patricia Kopatchinskaja e il pianista turco Fazil Say.

IL PROGRAMMA di domenica 29 agosto:

dalle 10 alle 17.30, ogni mezz’ora – EMPATIAR – Mittelfest Cividale Digital 2021 – musica, prima assoluta, Italia –Monastero di Santa Maria in Valle 

Cividale del Friuli, 06/09/2020 – MITTELFEST 2020 – Empatia – Museo Archeologico Nazionale – EmpatiAR – Mittelfest Cividale Digital – Intallazione multimediale in realtà aumentata – artista Massimo De Mattia, composizione – flauti – Riprese video Antonio Giacomin – Riprese Audio Gianluca La Boria – missaggio e mastering Stefano Amerio – direzione artistica Luca A. d’Agostino – Foto Luca A. d’Agostino /Phocus Agency © 2020

Immersi nelle musiche e nei suoni di Giorgio Pacorig, perturbati dalle voci di Aida Talliente e Marta Cuscunà, il viaggio multisensoriale di EmpatiaAR ideato e diretto da Luca A. d’Agostino è un entrare nell’universo friulano e nella mitologia fascinosa delle agane. La realtà virtuale ci porta in un ascolto e una visione magica e irrequieta.

ore 10 e 17 – LA GIOSTRA – teatro, Italia – Giardino Residenza Morandini, il Curtil di Firmine, Pozzo di San Callisto

Sei brevi interventi performativi dislocati per Cividale del Friuli, una Giostra di spettacoli di teatro d’oggetti da tavolo per far partecipare famiglie, bambini e adulti a un gioco divertente di coinvolgimento collettivo. Gli spettacoli, nati rovistando fra i bauli del CTA e fra i tanti testi scritti negli anni da Antonella Caruzzi, sono arricchiti dal supporto prezioso delle attrici Serena Di Blasio, Elena De Tullio e Alice Melloni.

Ore 10.30 – LABORATORIO DI GIOCOLERIA “ENRICO RASTELLI” (5/9 ANNI) di CIRCO ALL’INCIRCA – Workshop – Orto delle Orsoline

I 3 laboratori di circo sono declinati sul tema dell’eredità lasciata dai grandi personaggi circensi. Per questo ogni laboratorio si riferisce ad una figura che in qualche modo ha cambiato la storia della propria disciplina. Il laboratorio “Enrico Rastelli” consiste in due lezioni di giocoleria, il laboratorio “Philippe Petit” in altrettante lezioni di equilibrismo, il laboratorio “Antoinette Concello” prevede due lezioni per approcciarsi alla disciplina del trapezio. I laboratori sono condotti da Valentina Bomben, formatrice del centro di arti circensi “Circo all’inCirca” di Udine. Gratuito con iscrizione obbligatoria.

Ore 11, 16, 18 – MNÉMOSYNE – danza, prima nazionale, Ungheria/Francia – Museo Archeologico Nazionale Cividale

Mnémosyne esprime la memoria di un mondo, quello del coreografo e artista visivo Josef Nadj. Trent’anni dopo la creazione della sua prima performance, produce un’opera totale, sia progetto fotografico che performance teatrale. Lungo tutto il suo percorso, da quando era studente alla scuola di Belle Arti di Budapest, l’artista ha scattato fotografie. Recuperando una parte del suo percorso sviluppato accanto al suo lavoro di danza, Josef Nadj scava nella sua memoria per allargare ancora una volta il suo orizzonte creativo. Svolta artistica o ritorno alle origini? Per Mnémosyne ha costruito una mostra fotografica e una scatola nera in cui mette in scena sé stesso – recitando, ballando, esibendosi – a tu per tu con il suo pubblico.

ore 11, 17.30 – REMOTE CIVIDALE DEL FRIULI – teatro, prima nazionale, Germania – spettacolo itinerante con partenza dal cimitero maggiore

Un viaggio dentro la città come un film collettivo. In Remote Cividale, un gruppo di 30 persone attraversa a piedi la città indossando delle cuffie. Sono guidati da una voce digitale. L’incontro con questa intelligenza artificiale porta il gruppo e i suoi componenti a mettersi alla prova. Come vengono prese le decisioni comuni? Chi seguiamo quando a parlarci sono algoritmi? Remote Cividale si interroga sull’intelligenza artificiale, sui big data e sulla nostra prevedibilità. Lo fa nella forma di una camminata, per Cividale del Friuli, percorsa con uno sguardo nuovo e inatteso.

Ore 11.30 – SPETTATORI TELECOMANDATI E TRAPIANTI DI PERFORMER. Lecture di Stefan Kaegi, Rimini Protokoll – incontri con gli artisti – Chiesa di San Francesco

Come mettere in scena dei ready-made e ricontestualizzare degli esperti sulla scena? Benvenuti nella zona grigia tra realtà e finzione. Lasciati sedurre da materiali documentari e da interventi teatrali per entrare dentro temi complessi come il cambiamento climatico o le politiche europee. Stefan Kaegi, fondatore e regista dei Rimini Protokoll, mostrerà e racconterà brevi video dalle ultime produzioni della sua etichetta teatrale: dai 50 spettatori telecomandati ai 100 abitanti di San Paolo portati in scena a far da statistiche viventi, fino ai venditori internazionali di armi e alle creazioni di spazi immersivi, laddove i lacci che legano le persone restano oltre le loro stesse vite. Incontro in lingua inglese con traduzione italiana consecutiva. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

Ore 17.30 – LABORATORIO DI GIOCOLERIA “ENRICO RASTELLI” (10/13 ANNI) di CIRCO ALL’INCIRCA – workshop – Orto delle Orsoline

Ore 17.30, 19.30 – TURN OFF SUBTITLES (OVVERO ODE A GIUSEPPE MOLINARI) – musica/danza, prima assoluta, Italia – Chiesa di Santa Maria dei Battuti

Un evento multidisciplinare in cui due performer – la ballerina Martina Tavano e il pianista Matteo Bevilacqua – si uniscono in un’ode a Giuseppe Molinari, geniale musicista sacilese scomparso, un maestro dalla personalità scontrosa e irascibile, con un innato talento nella composizione musicale, dal destino fatalmente tragico. Turn off subtitles – disattiva i sottotitoli, perché la musica è il linguaggio universale delle emozioni, che si diffonde tramite l’empatia. Lo spettacolo, un percorso emozionale di suggestioni, ascolti e impressioni visive scaverà a fondo nella complicata personalità dell’autore, esplorando il suo disagio esistenziale e la sua incapacità di comunicare e relazionarsi al di fuori del suo talento musicale, rimanendo intrappolato in un ermetico e personale piccolo universo.

Ore 18 – ONCE UPON A SONG IN BALKANS – musica, prima nazionale, Bosnia Herzegovina – Convitto Nazionale Paolo Diacono

Due artiste con un’educazione musicale classica, Tijana Vignjević (voce) e Belma Alić (violoncello), attraverso la loro formazione e una vasta esperienza nell’esecuzione di musica classica, esplorano, sperimentano e combinano stili musicali e linguaggi della musica tradizionale balcanica con la musica classica e contemporanea. Le canzoni affrontano il tema dell’amore e del desiderio, dell’amore insoddisfatto e della disperazione, mentre alcune trattano del desiderio fisico di una donna per il suo amato o possono includere vari elementi comici. Queste vecchie canzoni, attraverso una combinazione unica di voce e violoncello, vengono riscritte e reimmaginate dentro la nostra modernità.

Ore 19.45 – L’ATLANTE DELLA MEMORIA – Mittelimmagine, Italia – Il Curtîl di Firmine

Lorenzo viene a conoscenza degli studi e delle ricerche del linguista friulano Ugo Pellis, che agli inizi del ‘900 attraversò l’Italia per realizzare una delle più importanti inchieste dialettologiche mondiali: l’Atlante Linguistico Italiano. Durante i suoi viaggi, Pellis raccolse migliaia di schede dialettali, scattando più di 7.000 fotografie. Lorenzo inizia così un viaggio sulle tracce di Pellis, con l’obiettivo di tornare sui luoghi delle fotografie e cercare le persone ancora in vita, partendo dal Friuli per poi arrivare nella terra che il linguista visitò più spesso: la Sardegna. Durante il suo pellegrinaggio Lorenzo riflette sul significato della memoria, nella sua compenetrazione con la lingua, l’identità e la diversità, l’amore e la morte. Perché l’atlante linguistico di Pellis è come un grande mappa da esplorare a più dimensioni, in cui i veri protagonisti sono le persone e i loro ricordi. Un atlante della memoria. Regia di Dorino Minigutti.

Ore 21.30 – PATRICIA KOPATCHINSKAJA & FAZIL SAY PER MITTELFEST – musica, prima nazionale, Moldavia/Svizzera/Turchia – Teatro Ristori 

Fazil Say 2016 Photo: Marco Borggreve

La violinista moldava e il pianista turco tornano alla bellezza dolce e struggente delle sonate del viennese Franz Schubert e al fluire denso e carico di nostalgie dell’amburghese, già adottato dalla Vienna fin de siècle, Johannes Brahms. Infine, come a chiosa del mito asburgico che sfuma nell’immane tregenda della Grande Guerra, Kopatchinskaja e Say affrontano la sonata del ceco Leoš Janáček, con la sua tormentata storia: sgorgata nel 1914 in un primo impeto da sogni di indipendenza, sarà scritta e riscritta dopo le disillusioni della guerra e del tramonto dell’Impero.

AUSTRIA/Patricia Kopatchinskaja© Julia Wesely

La brillantezza, l’ironia e il senso scenico di Patricia Kopatchinskaja, che trasformano ogni suo concerto in un’esperienza teatrale profonda, si uniscono all’eccitazione e alla forza con cui arriva direttamente al pubblico il talento pianistico di Fazil Say.